Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI)
L'adhd è una condizione, che si sviluppa in età infantile, caratterizzata da difficoltà a mantenere l'attenzione e a stare fermi per un tempo sufficientemente lungo.
Risulta facile comprendere come queste caratteristiche possano porre il bambino con adhd a disagio in diversi contesti, soprattutto in ambito scolastico. Difficilmente sarà in grado di prestare attenzione a tutta la spiegazione dell'insegnante e, una volta a casa, faticherà nello svolgimento dei compiti, in parte per il ridotta capacità di attenzione, e in parte, perché gli mancano importanti informazioni
che non è riuscito a cogliere in classe. Ciò lo porterà a collezionare brutti voti e si innescherà un circolo vizioso nel quale perderà la motivazione nello studio che, a cascata, non farà altro che aumentare la probabilità di nuovi insuccessi: “Cosa mi impegno a fare se tanto poi prendo sempre brutti voti?!”
Anche a casa, d'altra parte, i bambini con adhd possono essere di difficile gestione. Spesso i genitori lamentano svariate problematiche, ad esempio, che bisogna ripetergli cosa fare numerose volte prima che ubbidiscano, o che non riescano a stare seduti a tavola durante il momento del pasto, o ancora, che rispondono con una modalità oppositiva o provocatoria.
Sintomi principali

Disattenzione
- fatica a mantenere l'attenzione su qualcosa (compito o gioco) per un tempo sufficientemente prolungato
- risulta sbadato, si distrae facilmente e non sembra ascoltare quando gli si parla
- non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici
- interrompe attività iniziate
- evita di impegnarsi in attività che richiedono uno sforzo mentale prolungato e ha difficoltà a organizzare cosa fare nel tempo a disposizione
Impulsività:
- incapace a controllare il proprio comportamento, a inibirlo o a dilazionare una risposta, ad es. risponde la prima cosa che gli passa per la testa senza rifletterci o ancora prima che una domanda sia stata terminata
- interrompe frequentemente l'altro mentre sta parlando
- scarsa capacità di rilessione
- fatica a stare in fila e ad attendere il proprio turno
- tende a passare rapidamente da un'attività ad un'altra
- difficoltà ad attendere una gratificazione
- incapace di prevedere le conseguenze di un'azione e di conseguenza mancato evitamento di situazioni pericolose
Iperattività:
- eccesso di attività motoria e vocale, ad es. risulta sempre in movimento, a casa come a scuola, durante i compiti o mentre gioca
- i movimenti non sono armonicamente diretti a uno scopo e può avere difficoltà a rimanere seduto e fermo al proprio posto e tacere
- gioco rumoroso e disorganizzato
- difficoltà a rispettare le regole, i tempi e gli spazi dei compagni
- nei bambini piccoli si manifesta soprattutto a livello motorio, ma con il tempo si sposta verso il versante cognitivo e viene sostituita da una sentimento di irrequietezza

- Disattento:
- Iperattivo/impulsivo
- Combinato: manifestano sia disattenzione che impulsività/iperattività
I bambini del Sottotipo Disattento manifestano generalmente problematiche emotive come ansia e depressione e sono più timidi e isolati. Vengono descritti come “sognatori ad occhi aperti” e possono essere confusi con i bambini che hanno un Disturbo dell'apprendimento (Dsa); mentre quelli appartenenti ai Sottotipi Iperattivi/impulsivi o Combinato agiscono prima di pensare, cambiano spesso attività, gridano, non rispettano il proprio turno, si oppongono più frequentemente alle richieste dell'adulto, sono più aggressivi e, a volte, presentano anche Disturbo oppositivo-provocatorio o Disturbo della condotta.
Sempre più spesso l'adhd viene definito Deficit di autoregolazione per sottolineare la condizione di grande difficoltà nel regolare autonomamente il proprio comportamento. I problemi di autoregolazione coinvolgono diverse aree:
- Pianificazione e soluzione di problemi: problemi a individuare percorsi per risolvere problemi
- Organizzazione e controllo dei processi cognitivi: problemi nella memoria, nell'uso delle strategie e nel metodo di studio
- Concentrazione e attenzione sostenuta: difficoltà a selezionare informazioni rilevanti, a rispettare le consegne, a mantenere l'attenzione e completare il lavoro
- Impulsività: precipitoso, non attende il proprio turno per parlare, disordinato
- Motivazione e fiducia nell'impegno e nello sforzo: scarso impegno e poca motivazione per i continui insuccessi
- Gestione delle emozioni: scoppi di rabbia, scarsa tolleranza all'attesa, ai “no” e ai richiami dell'insegnante
- Comportamento motorio: difficoltà a stare seduto e fermo, goffo e poco coordinato
- Comportamento con gli altri: scarse abilità collaborative, non rispetta le regole, interpreta negativamente interazioni neutre o positive
- Autostima: immagine di sé come cattivo studente e ruolo da bullo vissuto come gratificante